Una storia di formazione raccontata da un adolescente. Una scrittura fluida, leggera, che traduce con realismo le ingenuità e le insicurezze delle prime importanti esperienze nella vita di un ragazzo. L’autrice “ci racconta di ragazzi e ragazze, di scuola, di genitori, di famiglie, ma in realtà ci narra una società dove i corpi prevaricano su tutto e finiscono con il parlare di noi, più di qualsiasi altra cosa, tanto da soffocarci.
La dittatura dell’immagine non è soltanto l’essere magra o l’essere muscoloso, ma anche quando la società ti dice che se sei bella, allora devi rispondere a certi dettami, certo non potrai essere intelligente o politicamente impegnata, la frivolezza è il tuo mondo. Oppure ti impone un certo tipo di femminilità o di mascolinità”. Un romanzo che affronta il tema della violenza sulla donna e la resilienza collettiva di un gruppo di adolescenti.