È il 1997, il mondo non sa di essere sull’orlo della crisi ed è un’altra la tragedia alla quale la dodicenne Maria Bandini rivolge i suoi pensieri: la totale e ostinata mancanza di tette. Fino a che non spunteranno, è convinta che non potrà attirare le attenzioni di Samu, che come ogni estate trascorre le vacanze nel minuscolo borgo in cui Maria vive e che si anima solo quando arrivano “i forestieri”. Di fronte all’ennesimo rifiuto, Maria decide di passare agli estremi rimedi: assolderà sua nonna Alberta per recitare rosari con lo scopo di farle crescere le tette. A una sola condizione: “Ti devi comportare bene”. Le preghiere della nonna sembrano miracolosamente avere effetto e sul torace di Maria spuntano due piccoli rigonfiamenti. Ma quando Samu le dà il primo sospirato bacio e azzarda una carezza su un suo seno, la terra sussulta: un terremoto distrugge gran parte del paese. Maria si convince di esserne la causa, per il suo comportamento impudico. Da questo equivoco nascerà una storia divertente e toccante sul rapporto con il proprio corpo, la religione, le amicizie viscerali dell’adolescenza e il percorso difficile, accidentato, spesso comico, della crescita.
1997, Loggiano di Romagna. La giovane Maria Bandini è concentrata su un problema vitale: la completa, ostinata mancanza di tette. Fino a quando non spunteranno, è convinta di non poter conquistare Samu, il “forestiero” che ogni estate trascorre le vacanze nel minuscolo borgo in cui lei vive. Così decide di passare agli estremi rimedi: assolderà la maggiore autorità religiosa del paese, sua nonna Alberta, allo scopo di intercedere presso la Madonna, per essere dotata delle agognate protuberanze. È attorno a loro, alle tette, che sembra girare il mondo… o anche andare in pezzi! Quando infatti, forse grazie alle preghiere della nonna, Maria vede sorgere due micro rigonfiamenti, Samu le dà il primo bacio, azzardando addirittura una carezza su un seno… e in quel preciso istante la terra sussulta. Un terremoto distrugge gran parte del paese. Maria ne è convinta: è stato il suo comportamento impudico a scatenare il disastro. Tra teneri equivoci, deliri di onnipotenza e tentativi di fare pace con il proprio corpo, una storia che diverte e al tempo stesso smuove nel profondo, come un sisma. Raccontando il percorso difficile, accidentato, spesso comico, della crescita.
“Diventare grandi è sempre un’avventura miracolosa. Un miracolo che sta in equilibrio tra meraviglia, terrore e sacro, proprio come il corpo di una bambina che cresce. In Tettonica, graphic novel delicata e ironica, questo passaggio prende forma con pennellate memorabili e lascia con il sorriso e un soffio di nostalgia per un momento che accade una sola, indimenticabile volta nella vita.” Simona Vinci